Viaggiare

Su e giù per le valli bergamasche

Bergamo è una città d’arte fra le più preziose in Italia, influenzata contemporaneamente dalla cultura figurativa lombarda e da quella veneta e dove nella limitata estensione di Bergamo Alta, forse poco più grande di un qualsiasi quartiere cittadino, è racchiusa la maggior parte del patrimonio monumentale e artistico di questa città. La cerchia delle mura fatte costruire da Venezia nel ‘500 delimita questo spazio così ricco di storia e di testimonianze del passato, offrendo la possibilità di percorrere vie e vicoli medievali all’ombra di torri e campanili, mentre si va alla scoperta degli angoli più suggestivi. Una zona affascinante, i cui segreti si nascondono nel profondo delle sue misteriose vallate.

LA VERA ORIGINE DI ARLECCHINO

Una delle maschere italiane più conosciute e popolari è Arlecchino. Nativo di Bergamo bassa, parla il dialetto bergamasco, ma poi lo muterà in quello veneto, più dolce e aggraziato. Il suo vestito era dapprima tutto bianco, come quello di Pulcinella, suo degno compare, col tempo, a furia di rattoppi con pezzi di stoffa di ogni genere, è diventato quello che oggi tutti conosciamo; un variopinto abito composto di un corto giubbetto e da un paio di pantaloni attillati. Arlecchino ha un carattere stravagante e scapestrato. Ne combina di tutti i colori, inventa imbrogli e burle a spese dei padroni avidi e taccagni dei quali è a servizio, ma non gliene va bene una. Arlecchino non è uno stupido, magari un po’ ingenuo, talvolta forse un po’ sciocco ma ricco di fantasia e immaginazione. In quanto a lavorare nemmeno a parlarne. Arlecchino è la più simpatica fra tutte le maschere italiane. Ancora oggi, dai palcoscenici dei teatri o nel mezzo di una festa di carnevale, incanta e diverte il pubblico dei bambini e non solo.

PRESEPE E CIOCCOLATO A PONTE SAN PIETRO

Ponte San Pietro sorge sulle rive del fiume Brembo, il quale divide il paese in due zone distinte. Il nome è coniato dalla presenza di un ponte sul Brembo e dalla chiesa dedicata a San Pietro, consacrata nel 1934 e considerata la chiesa principale, anche se non la più antica. A 500 metri, infatti, sorge la Chiesa Vecchia, così da tutti denominata. Costruita con parte dei materiali di un castello demolito nel Settecento, questo luogo di culto ha permesso di ricostruire alcune vicende storiche del paese, grazie ad alcuni scritti e cadaveri trovati in essa soprattutto nel periodo della peste. La più importante ricorrenza del paese, che richiama un gran numero di persone, è la festa patronale (29 giugno) in memoria dei SS. Pietro e Paolo. Quindici giorni di giostre, feste in piazza e serata conclusiva con fuochi d’artificio. Altri fuochi vengono sparati il 6 Gennaio di ogni anno direttamente dal Famedio per festeggiare l’anno da poco iniziato e a conclusione delle festività natalizie. Sempre nel periodo natalizio da segnalare la presenza di un presepe di notevoli dimensioni, costruito sul greto del fiume e la raccolta di diorami, opere di scultori proveniente da ogni parte del mondo, esposti nella Chiesa Vecchia. La sezione di Ponte San Pietro collabora attivamente con l’Associazione Italiana Amici del Presepio che riunisce gli appassionati del presepio di tutta Italia; scopo della Associazione è di mantenere viva la tradizione del Presepio, diffonderla sempre più e studiarne ed evidenziarne tutti gli aspetti, siano essi religiosi, storici, folcloristici o tecnici. Altra manifestazione da non perdere è “Cioccolandia” che si svolge a Ponte San Pietro ogni anno nel mese di marzo, dove è possibile passare un week-end goloso fra le strade del paese piene di espositori di specialità al cioccolato provenienti da tutta Italia, eventi a tema, maestri pasticceri, cena al cioccolato, cioccopongo per bambini, e tante altre attività per un week-end all’insegna del cioccolato.

IL JAZZ DI CLUSONE

Clusone è situata su un pendio soleggiato a circa 650 metri sul livello del mare. È circondata da colline e montagne dove la natura conserva ancora molte delle sue bellezze, pinete per passeggiare, sentieri per itinerari nei boschi e i monti per scoprire una vegetazione variegata e una flora che, soprattutto in estate e primavera, esplode di colori. Il centro storico è una meraviglia dell’urbanistica medioevale dove le strade si snodano tortuose, ricche di negozi, di luci e di colori, impreziosite da edifici di valore architettonico e dalle forme antiche. Da non dimenticare la “Torre dell’orologio” situata sulla facciata sud della torre del municipio dove ancora, dopo secoli, funziona un grande orologio planetario, considerato un capolavoro meccanico di grande rilievo, concepito e costruito nel 1583 da Pietro Fanzago, ingegnere meccanico e matematico. Un appuntamento da non perdere per tutti gli amanti della buona musica è il “Clusone Jazz Festival”, manifestazione che si svolge in estate, arrivata quest’anno alla sua 31esima edizione e si conferma come uno dei più longevi festival italiani di musica jazz.

Potrebbe interessarti anche:

Altri articoli per:Viaggiare