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Il 13 luglio si celebra la Giornata Mondiale delle Patatine Fritte

Una delle voci che compare maggiormente nei menu di un’infinità di forme di ristorazione, è certamente “patatine fritte”: le troviamo quasi sempre al ristorante come contorno, sono una voce chiave di tutte le formule legati agli hamburger, sia in versione fast food sia al piatto, possono essere mangiate durante una passeggiata in città o a casa, non mancano mai nelle aree di street food, sono accettate e condivise nelle proposte etniche più disparate, possono essere preparate in friggitrice o in forno, ma sempre e comunque le patatine fritte sono un piatto amato da tutti.

La semplicità stessa del piatto, probabilmente una delle sue chiavi di successo, è anche il motivo per cui in pochi si chiedono come sia nato e chi abbia introdotto per primo una soluzione così universalmente apprezzata.

Se pur tradotte in ogni lingua del mondo, le patatine fritte vengono riconosciute ovunque come “french fries” e se la definizione anglosassone ne dichiara così apertamente la provenienza francese, sembrerebbe che ci si debba credere.

In realtà, esistono documenti del XVII secolo che raccontano come le prime patatine siano state preparate a Namur, nella regione fluviale del Mosa, in Belgio, dove si parla francese, ma questo fatto non impedisce a Francia e Belgio di continuare a disputarsi l’origine di questo amato piatto.

In particolare, i francesi si appellano al fatto che, se pur non documentata, esistesse una consuetudine perorata dagli ambulanti pre-Rivoluzione già nel 1789, di offrire questo prodotto nelle vie di Parigi.

Sulle patatine fritte si trovano in realtà molte altre storie, ma sicuramente la più curiosa e intrigante, è quella di George Crum e di come le patatine fritte siano nate a seguito di una recensione negativa che un cliente aveva rivolto a un cuoco.

Pochi sanno però che le patatine fritte sono spesso protagoniste anche nel mondo della moda.

In diverse sfilate, i più autorevoli stilisti, si sono cimentati in provocatorie proposte che si ispiravano proprio a questo prodotto, ma è decisamente singolare che, nell’agosto del 2018, Kim Kardashian abbia stupito pubblico e fotografi, sfoggiando una mini clutch a forma di french fries, firmato dal luxury brand Judith Leiber Coutu, durante un evento di Christie’s.

Ai SAG Awards del 2023, l’abito indossato da Michelle Yeoh, creazione Schiaparelli Haute Couture, presentava vistose frange di paillettes gialle sul davanti, che rappresentavano proprio le patatine fritte; una scelta curiosa ma propiziatoria, visto che l’attrice malese ha poi vinto il premio Oscar come Migliore Attrice Protagonista per la partecipazione al film “Everything Everywhere All at Once”.

Tutta un’altra storia è legata a come vanno condite le patatine fritte, ma per questo vi rimandiamo alla celebre pellicola Pulp Fiction di Quentin Tarantino, dove Vincent Vega, interpretato da John Travolta, conversa con Jules Winnfield (Samuel L. Jackson) sulle differenze culturali tra gli americani e gli europei, soffermandosi in particolare sulla, a parer loro, terribile abitudine diffusa nei Paesi Bassi, di condire le patatine fritte con la maionese anziché con il ketchup, di cui gli americani sono ghiotti.

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