Nato dall’incrocio tra il termine usato nell’inglese antico “grom”, il cui significato era valletto o anche ragazzo, incrociato con il francese gourmand, cioè ghiottone, il termine gourmet venne coniato per definire un esperto di vino e si allargò poi a identificare un amante della buona cucina in generale e più specificatamente un raffinato buongustaio. Associato al prodotto pizza, il termine è diventato l’attributo che contraddistingue l’eccellenza dalla massa, la ricerca dall’improvvisazione: una qualificazione che è motivata nei casi in cui l’impasto, gli ingredienti del topping e la professionalità del pizzaiolo si fondono per realizzare un prodotto finale unico e distintivo.
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