Viaggiare

Piccola ma di carattere: la provincia di Ragusa

Sebbene spesso esclusa dai comuni percorsi turistici, Ragusa è una sorpresa interessante, sia per la posizione geografica, sia per la ricchezza del suo patrimonio artistico e culturale.

IL FASCINO DI UNA STORIA MILLENARIA

Gli studiosi di storia narrano che Ragusa fu probabilmente fondata dai Ragusei di Dalmazia sulle rovine della sicula Hibla Haerea. I Siculi erano una popolazione indoeuropea italica presente nel centro Italia, cacciata dagli Opici e insediatisi poi in Sicilia, la ribattezzarono col proprio nome. La Sicilia, infatti, era in precedenza chiamata Sicania, per via degli autoctoni Sicani che la abitavano. Ragusa sorge su una roccia calcarea tra due valloni: la cava di San Leonardo e la cava di Santa Domenica. La città è divisa in due distinti nuclei, Ragusa Inferiore (l’antica lbla) e Ragusa Superiore, separati dalla “Valle dei Ponti”, un profondo burrone attraversato da quattro ponti, dei quali ricordiamo quello ottocentesco dei Cappuccini. Un’attenta analisi della città palesa, nella differente struttura urbanistica, il suo passato di località in parte devastata da un’intensa attività sismica. In seguito al catastrofico terremoto del 1693, alcuni narrano che i cittadini, non riuscendo ad accordarsi su come ricostruire la città, decisero di riedificare due Ragusa: Ragusa Ibla e Ragusa Superiore. Presso Ibla rimase la vecchia nobiltà (i sangiorgiari), laddove la borghesia (i sangiovannari) in ascesa preferì spostarsi presso la vicina collina di Patro. Tale caratteristica coincide, quindi, con una forte differenziazione sociale, che si rispecchia nell’urbanistica. I due comuni vennero unificati solo nel 1926. A pochi chilometri da Ragusa si trova Marina di Ragusa, un rinomato centro climatico e balneare affacciato sul mare africano che si presenta come un’apprezzata e rinomata località turistico-balneare della Sicilia Sud-Orientale, dal clima mediterraneo ideale per oltre 8 mesi l’anno. Il 15 Agosto qui si svolge la pittoresca processione a mare di Santa Maria di Porto Salvo, durante la quale la statua della Vergine viene caricata su un peschereccio e, seguita da molteplici barche, portata in processione sul mare antistante la marina. L’evento, intriso di religione e folklore, è nato come festa di pescatori in quanto la miracolosa Madonna di Portosalvo è stata salvatrice di un naufrago, durante una tempesta, ma è diventata una festa molto seguita sia dai fedeli che dai numerosi turisti. Un giusto tributo a questa terra è avvenuto nel 2002, quando l’Unesco ha inserito l’area di Val di Noto nella World Heritage List (Lista del patrimonio dell’Umanità). Le tre città incluse nella prestigiosa lista sono Ragusa, Modica e Scicli.

SITI UNESCO NELLA CITTÀ DI RAGUSA

Palazzo della Cancelleria • Palazzo Battaglia • Palazzo Sortino Trono • Palazzo Cosentino • Palazzo Bertini • Palazzo La Rocca • Palazzo Zacco • Palazzo Vescovile • Chiesa San Giovanni Battista • Chiesa San Giorgio • Chiesa San Francesco all’Immacolata • Chiesa San Giuseppe • Chiesa Santa Maria dell’Idria • Chiesa Santa Maria del Gesù • Chiesa Santa Maria delle Scale • Chiesa SS. Anime del Purgatorio Chiesa San Filippo Neri • Chiesa Santa Maria dei Miracoli

SITI UNESCO NELLA CITTÀ DI MODICA

Chiesa San Giorgio • Chiesa San Pietro • Necropoli di Cava Ispica

SITI UNESCO NELLA CITTÀ DI SCICLI

Palazzo Beneventano • Palazzo Spadaro • Via Mormino Penna • Chiesa San Giovanni Evangelista Chiesa Santa Teresa • Chiesa San Michele Arcangelo

IL COMMISSARIO MONTALBANO E IL CINETURISMO

Ragusa è chiamata anche la città dei cento pozzi. Scavati in epoca preistorica come cisterne, la leggenda ragusana narra che erano la strada che i diavoli percorrevano per spuntare a Ragusa direttamente dall’inferno, nel centro della terra! Famosissima è la grotta delle Trabacche, uno dei complessi cimiteriali ipogei più noti nella storiografia siciliana, ed è situata nella valle di Bùttino-Centopozzi, a sud-est di Ragusa. L’ipogeo ibleo delle Trabacche non è passato inosservato neanche a chi ha esplorato il territorio per immortalarlo nella pellicola di una cinepresa: l’ipogeo è stato infatti parte del set della fiction televisiva “Il Commissario Montalbano”, un thriller pieno di mistero e suspance che ha tenuto milioni di telespettatori incollati alla TV. Qui dentro – nell’episodio intitolato “Il cane di terracotta” – Montalbano scopre le mummie di due fidanzati abbracciati, ai piedi di un enorme cane, appunto, di terracotta. Per visitare la grotta delle Trabacche è necessario però armarsi di scarpe da ginnastica in quanto ci sono da saltare almeno dieci muretti prima di raggiungerle, ma lo sforzo vien poi comunque ben ricompensato dalla spettacolarità della grotta. Da studi effettuati sul fenomeno del “cineturismo” si è visto inoltre che la città di Ragusa ha involontariamente sfruttato lo schermo come cassa di risonanza turistica, in quanto dopo essere stata il set della fiction “Il Commissario Montalbano” ha avuto un aumento delle presenze turistiche del 50% con un una grande crescita di arrivi addirittura dalla lontana Scandinavia, dove la fiction ha riscontrato un grande successo.

IBLA BUSKERS: L’ARTE SCENDE IN STRADA

Busker è il termine inglese con cui viene definito un artista di strada, una forma d’arte antichissima, se si pensa che la prima legge che regolasse gli artisti di strada la troviamo nell’antica Roma addirittura nel 462 a.C. Ibla Buskers è il festival degli artisti di strada che colora i vicoli del centro di Ragusa e che ha raggiunto nel 2010 la sua sedicesima edizione, riconsacrando il grande successo degli anni passati. Gruppi di buskers provenienti da tutto il mondo giungono a Ragusa Ibla miscelando la loro arte con quella del luogo, creando così un mix esplosivo che reinventa e contemporaneamente fa rivivere l’architettura, la storia, l’arte e la cultura della città. Mascheroni urlanti, artisti, birilli, palloncini, maschere sinuose, trampolieri, clown, acrobati, teatranti, sputafuoco, fachiri, musicisti, giocolieri si confondono tra le curve dei palazzi barocchi, diventando così protagonisti di una magica atmosfera che regala emozioni.

Prossimo articolo:

0 %