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Palermo: città senza tempo

Il quinto comune italiano per popolazione (dopo Roma, Milano, Napoli e Torino), con oltre un milione di abitanti se consideriamo l’area metropolitana e i 26 comuni, rappresenta una delle luoghi culturali più ricercati d’Italia ed è un’ottima meta non solo nel periodo estivo, viste le stupende coste della provincia, ma lungo tutto l’arco dell’anno grazie al tempo sempre gradevole.

Il nome della città è di origine greca (‘pàn-ormos’ cioè “tutto porto”) e la nascita della città risale all’ VIII sec. a.C.; geograficamente parlando, la città occupa una posizione di straordinaria bellezza, al centro di un’ampia e incantevole baia, chiusa a nord dalla caratteristica e imponente mole del Monte Pellegrino e ad est da Capo Zafferano. Alle spalle si estende la piana chiamata Conca d’Oro, per la fertilità dei suoi terreni coltivati a uliveti ed agrumeti.
Dal punto di vista urbanistico, la città storica è caratterizzata da Via Maqueda, che determina la suddivisone della città in 4 quartieri storici chiamati mandamenti che a loro volta sono denominati: Kalsa, Albergheria, Seralcadio e la Loggia.
Grazie alla sua ricca storia millenaria, Palermo è oggi uno dei più grandi patrimoni artistici ed architettonici della Sicilia e del mondo. I luoghi da visitare sono molti e variegati. Gli itinerari possibili sono vari: quello archeologico, quello arabo-normanno, quello barocco, quello del liberty palermitano. Il centro storico ha molte peculiarità: tra piazze e vie dominate da chiese cristiane, lo stile normanno si sposa alla perfezione con l’arte araba e l’architettura liberty; qui gli stili architettonici delle diverse epoche storiche si sono in alcuni casi sovrapposti e in altri affiancati, conservando ancora spesso intatte le tracce lasciate dai popoli che via via l’hanno dominata.

“Cònzala comu vuoi
ca sempri cucuzza è.”

Detto popolare: “Condiscila come vuoi
ma sempre zucca rimane”.
L’espressione indica che qualunque
accorgimento si trovi quando la
materia di base è insufficiente non si
possono ottenere buoni risultati.

ORTO BOTANICO

L’Orto Botanico dell’Università di Palermo è una tra le più importanti istituzioni accademiche italiane. Considerato un enorme museo all’aperto, esso vanta un’attività di oltre duecento anni che ha consentito anche lo studio e la diffusione, in Sicilia, in Europa e in tutto il bacino del Mediterraneo, di innumerevoli specie vegetali, molte originarie delle regioni tropicali e subtropicali. La peculiarità di questo Orto è, oggi rappresentata dalla grande ricchezza di specie ospitate che ne fanno un luogo ricchissimo di espressioni di flore diverse.
Negli oltre 10 ettari della sua attuale estensione, l’Orto botanico di Palermo accoglie una collezione scientifica di oltre 12.000 specie differenti di piante viventi coltivate in piena terra, tutte disposte secondo criteri sistematici.

ESCULAPIO – CC BY-SA 3.0 – Aloe Plicatilis

La più alta pianta dell’orto è l’Araucarie Columnares, ma notevoli sono anche gli stupendi esemplari di Ficus Magnolioides, di Dracene e di Aloe, mentre nel suo “herbarium mediterraneum” sono conservate diverse decine di migliaia di “exsiccata” (piante essiccate) che costituiscono un grande patrimonio di interesse scientifico e culturale.
Tra le curiosità botaniche vanno ricordate l’albero bottiglia (Chorisia speciosa), noto anche come falso kapok e di cui esiste un suggestivo viale, l’albero del sapone (Sapindus mukorossi), la falsa cannella (Pimenta acris), il caffè (Coffea arabica), il sicomoro (Ficus sycomorus), la sensistiva (Mimosa spegazzinii), la parmentiera (Crescentia alata) ed inoltre la canna da zucchero (Saccharum officinarum), la manioca (Manihot utilissima), la papaia (Carica papaya) e numerose piante da frutto tropicali.

DEDDA71 – CC BY-SA 3.0 – Gimnasium

L’Orto botanico è dotato di una considerevole biblioteca che comprende migliaia di opere rare e di grande pregio, la più antica delle quali risale al 1537, ma sono le parti monumentali dell’Orto ad attirare l’attenzione dei visitatori, il Gimnasium primo fra tutti, dove si può passeggiare serenamente tra statue, busti di grandi naturalisti, bassorilievi, perfettamente amalgamati con la natura che li circonda. Una tappa qui non può mancare nel taccuino di ogni turista che vuole scoprire Palermo.

I PUPI SICILIANI

L’Opera dei Pupi è un aspetto della tradizione e della cultura siciliane ed è degnamente ricordato come un mezzo di esaltazione della rivolta del povero attraverso la trasmissione di comportamenti spavaldi in difesa dell’onore.
Anche se attualmente tale espressione artistica ha perso parte del suo fasto, a causa della concorrenza di altre forme culturali d’intrattenimento come il cinema e la televisione, evento che ha portato i Pupari a chiudere alcuni teatri, ancor oggi essa è un simbolo isolano ed attira tutti coloro che vogliono immergersi nel folclore locale siciliano.
Nell’Opera dei Pupi si ha la trasmissione di alti codici di comportamento del popolo siciliano, come la cavalleria, il senso dell’onore, la lotta per la giustizia e la fede, gli intrecci amorosi e la brama di primeggiare. L’Opera dei pupi in Sicilia ha due matrici: quella del racconto orale che i cantastorie facevano ogni giorno nelle piazze e quella gestuale, della danza con le spade, antica rappresentazione del combattimento tra bene e male, legata ai riti della fertilità nella cultura contadina.
Una sorta di salvaguardia di questo patrimonio artistico isolano è dato anche dal Museo Internazionale della Marionetta presente a Palermo. Ubicato nella Kalsa, l’antico quartiere arabo, il museo in 800 metri quadri distribuiti su due piani raccoglie più di 3.500 esemplari di pupi e marionette a fili e bastone, burattini a guantone. L’edificio ospita anche la biblioteca, con circa 3.000 volumi su marionette e tradizioni popolari, la videoteca con la registrazione di spettacoli teatrali di differenti paesi; propone inoltre spettacoli dal vivo, laboratori e mostre itineranti.

DENNIS JARVIS – CC BY-SA 2.0 – I Pupi siciliani

Le prime sale sono dedicate ai pupi siciliani, di scuola palermitana e catanese. La seconda sezione è invece dedicata alla tradizione europea ed extraeuropea con una vasta selezione d’esemplari orientali: burattini cinesi, marionette indiane, birmane, vietnamite, tailandesi e africane, presentate in una suggestiva penombra che evoca atmosfere esotiche. Un vero e proprio giro del mondo attraverso le marionette e le storie che esse raccontano.

LA CITTÀ DEI RECORD

Palemo è una città unica che riserva continue sorprese, con primati inimmaginabili e sicuramente sconosciuti. Sono tantissimi, per cui abbiamo fatto una selezione dei 10 più interessanti:

  • Il Centro Storico più grande d’Europa
    (Controverso, ma agli atti dell’UNESCO è tale. Se la batte con quello di Lisbona).
  • Il documento cartaceo più antico d’Europa.
    Si tratta della lettera bilingue (greco e arabo) di Adelasia (o Adelaide) degli Aleramici, moglie di Ruggero I, conte di Sicilia e di Calabria.
  • La ‘Pietra di Palermo’
    Giudicato il secondo più importante – dopo la stele di Rosetta – testo bilingue per la traduzione della lingua egizia.
  • L’Orto Botanico
    È il più grande d’Europa.
  • Il Parco della Favorita
    Il più grande parco urbano d’Italia.
ROBITABU – CC BY-SA 3.0 – Parco della Favorita – fontana
  • Il Parlamento Siciliano
    È il parlamento più antico al mondo, insieme a quello Islandese e delle Isole Fare Oer. Nel 1130 Re Ruggero ne convoca la prima assise.
  • Il soffitto ligneo della Cappella Palatina
    È considerato il massimo monumento d’arte islamica del pianeta.
FINTAN CORRIGAN – CC BY-SA 4.0 – Cappella Palatina
  • La Galleria degli Specchi del Palazzo Valguarnera-Gangi
    La massima produzione d’arte barocca-rocaille d’Europa.
  • Il lampadario di murano
    Nel salone da ballo di Palazzo Pietratagliata, è il più grande d’Italia.
CARLESVA – CC BY-SA 3.0 – Palazzo Pietratagliata
  • La Necropoli Punica
    La necropoli più estesa del mondo punico.

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