Cultura

A proposito di seduzione…

Quanto vale un cliente nuovo? In questo periodo storico, dove tutti parlano di staticità dei consumi, contrazione della domanda e minore propensione alla spesa da parte dei consumatori finali, il quesito è più che mai attuale. Sfortunatamente non esiste una risposta certa a questo interrogativo, resta però il fatto che ogni nuovo avventore può veicolare nel tempo un reddito considerevole, se si fidelizza ad un locale e diviene promotore spontaneo presso le sue conoscenze.
Il successo di un’attività commerciale si ottiene infatti attraverso tre passaggi fondamentali: la fidelizzazione della propria clientela, l’aumento dei volumi acquistati da ogni singolo cliente e infine l’acquisizione di nuova clientela.
Il punto di partenza del processo è dunque la trasformazione del cliente occasionale in cliente fedele: un soggetto che ripete la propria scelta e la veicola verso altri, scatena un circolo virtuoso destinato a fare crescere gli introiti dell’attività.
Ma come fare per influenzare il cliente, senza diventare invadenti? Come conquistarlo, senza urtare la sua suscettibilità? La risposta sta in una parola: seduzione. Il rapporto con il cliente segue le regole di ogni relazione: per conquistarlo bisogna sedurlo, attraverso atteggiamenti e comportamenti: il cliente fedele deve sentire di essere ricevuto con gioia sincera, va consigliato più sulla base delle emozioni che degli ingredienti e deve sentirsi speciale, al centro dell’interesse del gestore dell’attività.

La sensazione di “essere speciali” influisce sull’ego delle persone, che saranno liete di “sfoggiare” questo privilegio portando nel locale amici e conoscenti, innescando di conseguenza un processo contagioso destinato a moltiplicare la clientela del locale.
Infine, è importante sapere che, se da un lato l’essere umano è abitudinario, al tempo stesso è tendenzialmente portato al tradimento: per garantire la fedeltà della clientela, bisogna dare continuità e sicurezza, senza scordare di presentare costantemente qualche novità e “sedare” così l’inconscio desiderio del tradimento verso un’attività concorrente.

Potrebbe interessarti anche:

Altri articoli per:Cultura