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Una passeggiata a Bari Vecchia

La città di Bari conta più di 300 mila abitanti ed è il nono comune come popolazione in Italia, ma se consideriamo la città metropolitana arriviamo a toccare 1,2 milioni di persone; detiene il singolare record di essere il comune italiano ed europeo più popoloso che si affaccia sul Mare Adriatico. Pur non essendoci una certezza sulle origini della città, gli scavi effettuati nell’area della chiesa di San Pietro, nella città vecchia, hanno fatto scoprire resti che rendono ipotizzabile l’esistenza di un originario insediamento dell’età del bronzo, appartenente al popolo italico dei Peucezi. L’area che si estende all’interno delle mura medievali è chiamata Bari Vecchia, soprattutto perché solo il 24 aprile del 1813, grazie a Gioacchino Murat, fu posta la prima pietra dell’espansione cittadina al di fuori delle mura medioevali, portando la popolazione della città dagli allora 18.000 abitanti ai 94.000 dell’inizio del XX secolo. Città che si affaccia sul mondo orientale ha subito numerose invasioni ed influenze, ma è stata spesso strategicamente fondamentale, in tempi antichi come anche durante la seconda guerra mondiale, quando divenne un punto di riferimento per le forze alleate. Questo fatto provocò 2 nefasti episodi per la città, di cui il primo e più grave disastro ebbe luogo il 2 dicembre 1943, a pochi mesi dalla cacciata dei tedeschi da Bari, quando Il porto, in cui erano ormeggiate decine di navi alleate, subì un pesantissimo bombardamento aereo della Luftwaffe che causò la distruzione di 28 navi e il grave danneggiamento di altre 12, rendendo il porto inutilizzabile per tre settimane. Non ce ne vogliano gli abitanti delle belle aree sor te negli ultimi 2 secoli, ma la nostra visita si concentra esclusivamente sulle bellezze che si possono ammirare all’interno di Bari Vecchia, una passeggiata tra gli intricati vicoli del borgo antico che offrono un concentrato di quotidianità pugliese, tra edicole religiose e quadri votivi, tra banchetti su cui le massaie preparano orecchiette fatte a mano e marinai che tessono reti.

LA SOLIDA STRUTTURA DIFENSIVA

Castello SVEVO NORMANNO Bari – Miriam Martelli – CC BY-SA 4.0

La struttura urbanistica di Bari Vecchia è di epoca bizantina, con innesti successivi frutto delle diverse epoche e delle alterne vicende storiche. Originariamente era fortificata fronte mare dalla caratteristica muraglia che anche oggi è presente, anche se in maniera ridotta a causa della costruzione del lungomare nei primi anni del ‘900. Nella parte rivolta verso terra era fortificata da grosse mura circondate da un fosso colmo d’acqua e la struttura difensiva culminava ad ovest con il castello. Le mura di cinta erano maestose ed erano fortificate da 4 torri: le due a nord ancora presenti, la torre di Sant’Antonio (ricostruita verso il XIV secolo) e quella di Santa Scolastica, mentre a sud si potevano ammirare la torre di San Domenico e la torre Del Vento. Estesa per circa 400 metri, la fortificazione attuale rappresenta solo una parte di ciò che era originariamente l’opera difensiva, che si ergeva con una configurazione tortuosa per oltre un chilometro di lunghezza, proteggendo la città principalmente da possibili assedi provenienti dal mare.  Punti di osservazione erano costituiti dalle torri semicircolari e rettangolari e quattro baluardi alle estremità, ma nel tempo questi luoghi sono diventati punti di passeggio e di ritrovo e oggi lungo la muraglia è possibile intravedere scorci che si aprono sul fitto reticolato di strade e vicoli stretti della città vecchia. Resta oggi da ammirare il Fortino di Sant’Antonio, di fronte al molo omonimo da cui si possono scattare splendide foto d’insieme, che rappresenta uno dei quattro baluardi disposti lungo il perimetro delle mura a difesa della città, le cui sale al primo piano sono utilizzate e visitabili in occasioni di eventi e mostre. Per completare la visione delle antiche strutture difensive della città è d’obbligo una visita al Castello Normanno Svevo, imponente fortezza fatta erigere da Ruggero il Normanno nel 1131 su preesistenti strutture abitative bizantine, distrutta nel 1156 e ricostruita per volere di Federico II di Svevia nel 1223, al cui interno, in tutti gli spazi rinnovati con la ristrutturazione avvenuta nel 2017, vengono ospitate mostre temporanee e manifestazioni culturali.

IL CULTO DI SAN NICOLA

La storia di San Nicola, caro ad oltre trecento milioni di fedeli al mondo, uno dei più venerati santi del Medioevo, si fonde nella leggenda e nei sogni, ma trova a Bari un collegamento particolare, essendo San Nicola l’artefice della rinascita di una cittadina, che aveva perso il suo ruolo egemone sotto i Bizantini, in una nuova sede di culto e di pellegrinaggio. La devozione dei confronti del Santo di Myra, però, non è sola dei baresi: questi è anche il Santo più venerato nell’Ortodossia, che proprio nel capoluogo pugliese hanno una chiesa a lui dedicata, uno dei motivi per cui ogni giorno in tantissimi arrivano in città per celebrare il proprio amato e venerato Santo.

Basilica San Nicola – Berthold Werner – CC BY-SA 3.0

Custodita all’interno della magia di Bari Vecchia c’è la Basilica di San Nicola, un vero luogo di incontro tra religioni diverse, il cui punto focale è costituito dalla cripta che si raggiunge attraverso le scale laterali alla fine delle navate: è qui che, sotto l’altare centrale, riposano le spoglie di San Nicola. Arrivarci dalle vie laterali regala un’emozione particolare: non è possibile vedere la chiesa fino a che non si gira l’angolo, quando la grande piazza e l’imponente facciata si palesano davanti ai visitatori quasi per magia, lasciando i più a bocca aperta. Proprio l’arrivo a Bari, dal Santuario di Myra, delle reliquie di San Nicola, fu l’evento che diede origine all’edificio, che venne edificato tra il 1087 e il 1100, epoca nella quale queste zone erano dominate dai normanni. La facciata della basilica rivela subito l’imponente architettura romanica: presenta una struttura tripartita, fiancheggiata da due torri campanarie mozze, Torre del Catapano e Torre delle Milizie, che svettano quasi a difesa del magnifico portale dei leoni. Gli spazi interni sono scanditi da archi a tutto sesto che dividono le navate, mentre il soffitto ligneo seicentesco è impreziosito da dipinti, opera del pittore Carlo Rosa. Centro di storia, arte e devozione, la Basilica affascina da secoli i visitatori per il prezioso patrimonio culturale che vi conserva.

LE VIE DELLA TRADIZIONE

Ci fu un tempo in cui Bari Vecchia, un dedalo di stradine acciottolate che si snodano tra palazzi antichi, archi e piazzette, case con balconi fioriti, antichi quadri votivi che decorano gli angoli delle strade, era considerata una zona pericolosa della città e da evitare non solo di notte, ma anche di giorno, a causa della microcriminalità diffusa; era sconsigliabile per i turisti, ma anche per i viaggiatori più intraprendenti, avventurarsi tra i suoi vicoli. Oggi questa è la parte della città che attira di più tutti coloro che vogliono fare un tuffo nel passato e venire a contatto con le tradizioni del luogo. Arrivando dal Quartiere Murattiano, che costituisce la parte nuova della città, la porta d’accesso all’antico centro storico di Bari è sicuramente Piazza del Ferrarese, dove si può ammirare la Sala Murat, un tempo sede del mercato coperto, oggi utilizzata per mostre di arte contemporanea. Una volta addentrati nei vicoli, una sosta d’obbligo è Piazza Mercantile, dove si affaccia il maestoso Palazzo del Sedile sormontato dall’orologio e dall’altana a tre arcate, che in epoca medioevale rappresentava il centro politico della città. Il luogo più affascinante di questa passeggiata tra i vicoli si raggiunge attraversando l’arco basso, lasciandosi alle vostre spalle il Castello Normanno Svevo, per entrare in un luogo fatto di donne, colori e orecchiette: siamo nella celeberrima Via delle orecchiette, dove l’attrazione è costituita dalle donne baresi, che con le loro abili mani creano migliaia di orecchiette al giorno, sedute di fronte ai loro tavoli di legno, regalando a chiunque passi uno spettacolo che incanta e che riproduce una delle tradizioni più importanti di Bari.

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