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Ristorazione oggi: più business, meno locali

I primi numeri di sintesi dell’andamento del mercato Horeca nel 2023 mostrano uno scenario contraddittorio: se possiamo essere soddisfatti nel vedere che il giro d’affari continua a crescere, così come positive sono anche le proiezioni a 5 anni, esiste una tendenza opposta di segno negativo, che riguarda il numero delle attività aperte.

È quanto emerge dal Rapporto 2024 dell’Osservatorio Ristorazione, presentato alla IV edizione del Forum della Ristorazione a Padova e organizzato dall’agenzia RistoratoreTop con il sostegno della software house Passepartout; un evento che quest’anno ha radunato circa 900 imprenditori del settore, chiamati a delineare lo stato dell’arte del settore nell’anno passato e a confrontarsi sul tema dell’evoluzione, ovvero la grande sfida del 2024.

Tra i diversi dati presentati, è emerso come la spesa alimentare fuori casa ha raggiunto gli 89,6 miliardi di euro, confermando un tasso di crescita sempre più consistente e solido man mano che ci allontaniamo dal periodo nefasto della pandemia.

I numeri però dicono anche che sono ben 28.012 imprese del settore cessate, a fronte di nuove iscrizioni alle Camere di Commercio pari a 10.319, con un saldo tra iscrizioni e cessazioni che esprime il triste valore di -17.693 imprese.

Meno imprese, ma più performanti, si potrebbe sintetizzare così una situazione che vede in sofferenza soprattutto il numero di imprese attive nelle grandi città, con Firenze che presenta un saldo negativo pari a -5,3% sul 2022, Roma un -3,4% e Milano un calo più contenuto, assestato a un -1,69%. Ci sono anche saldi positivi, come Palermo, che registra un +2,42% nel confronto con l’anno precedente.

Il rapporto presentato fornisce stimolanti spunti anche riguardo all’evoluzione delle abitudini dei clienti al ristorante, un’interessante analisi che potete approfondire con noi.

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