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Natale a tutta… Europa

Il Natale è senza dubbio uno dei momenti in cui, a livello mondiale, il cibo è al centro dell’attenzione, sia nei casi in cui le ricette della tradizione occupano per diversi giorni i membri della famiglia (di solito i più anziani), sia quando è un ristorante a imbandire la tavola per l’evento.

La globalizzazione, il mescolamento di culture e abitudini, la voglia di incuriosire e innovare, hanno portato una ventata di novità in questo panorama, dal momento che le riunioni di famiglia e di amici sono ogni giorno sempre più multietniche.

Nasce quindi la curiosità di guardare al Natale di altre tradizioni culinarie, scoprendo così, giusto per non allontanarsi troppo, che in Spagna il pranzo del 25 dicembre della Navidad prevede la escudella y carn d’olla, una zuppa di carne e verdure, in cui il bollito è realizzato con carne di vitello e di manzo, gallina, pancetta, piedino e orecchio di maiale, salsiccia bianca, polpettone, osso di prosciutto, ceci, fagioli, patate, cavolo, rape e carote, sedano e aglio.

Sempre in Spagna, ma alle Canarie, si festeggia con Il Conejo en salmorejo, un piatto di carne in cui l’ingrediente principale è la carne di coniglio, che viene prima di tutto marinata, poi saltata in padella e infine cotta nella marinata a base di vino bianco secco, olio d’oliva e aceto, mescolati con un adobo fatto di aglio, paprica, peperoni, pepe, sale e timo.

Nei Paesi Bassi, una pasta dolce ripiena di pasta di mandorle costituita da lunghe barrette o pagnotte tagliate in porzioni individuali, allieta il palato dei convitati nei giorni di festa: si chiama banketstaaf e lo si può facilmente trovare anche nel Midwest degli Stati Uniti.

In Grecia la tradizione della chiesa ortodossa viene evocata con il Christopsomo, o pane di Cristo, una pagnotta di pane dolce, con una croce sulla crosta, la cui ricetta originale sembra risalire addirittura all’epoca minoica.

Viene dalla Polonia la tradizione di iniziare il festeggiamento di Natale con un antipasto a base di Sledz, un’aringa del Mar Baltico, che viene cucinata in maniere differenti a seconda della regione di provenienza: esistono pertanto molte varianti: fresca, marinata, sott’olio.

Una zuppa preparata principalmente con cavolo bianco fresco, in particolare il cavolo di Zaporizhzhya, a cui viene aggiunto anche il miglio, è tipica dell’Ucraina: si chiama Kapusniak ed è composta dal cavolo bianco per più di due terzi, mentre il resto è composto da patate, carote e polpa di pomodoro, solitamente servita con aggiunta di panna acida.

Mentre in Italia si continua a discutere se il pranzo di Natale debba finire con il Panettone o con il Pandoro, in Lituania ci si lancia sui Kūčiukai, biscottini tipici con semi di papavero, mentre in Norvegia vanno pazzi per la krumkake, una torta dalla forma curva che ha un impasto simile ai waffle; gli inglesi invece non riescono a rinunciare al proprio Christmas Pudding che, secondo la tradizione, deve contenere tredici ingredienti ed essere degustato con un brandy invecchiato.

Che siano amici, parenti o clienti del vostro locale, potete fare girare il vostro mappamondo e sempre e comunque troverete una ricetta di Natale curiosa che saprà stupire i vostri commensali.

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