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Ancona: il matrimonio di mare e monti

Il paesaggio marchigiano è un autentico contrasto delle molte facce che la natura sa esprimere in un territorio affascinante come quello italiano. Dall’Adriatico azzurro alle onde verdi delle colline, ai monti, è tutto un susseguirsi di grandi scoperte: cittadine ricche di invidiabile architettura alternate a piccoli borghi, a testimonianza di un passato che riesce a rivivere in modo intenso e pulsante nelle innumerevoli sagre che ne rievocano i fasti.
Fulcro di questo paradiso naturale è Ancona, caratterizzata dalla posizione a picco sul mare, dal centro ricco di storia e di monumenti, dai parchi semi-urbani ben conservati e dai meravigliosi dintorni. Protesa verso il mare, questa città di circa 100.000 abitanti sorge su un promontorio a forma di gomito piegato, che protegge il più ampio porto naturale dell’Adriatico centrale.
I Siracusani, che fondarono la città nel 387 a.C., la chiamarono “ankon”, che in greco significa gomito, proprio in onore della sua posizione geografica.
Molti sono gli aggettivi che si possono spendere parlando di Ancona, ma quello che più la contraddistingue è probabilmente “coraggiosa”: la sua popolazione ha infatti dimostrato un’invidiabile determinazione nel riprendere il cammino dopo i gravissimi danni provocati dai bombardamenti del secondo conflitto mondiale e, in epoca più recente, dai disastri causati dal terremoto che, nel 1972, ha scosso la città a gennaio e a giugno.
In questa terra di mare, monti e ricchezze architettoniche, vi consigliamo tre mete del tutto diverse tra loro.

IL PARCO REGIONALE DEL CONERO

Istituito dal 1987, questo parco di 8.500 ettari è uno splendido ambiente naturale, relativamente integro, fortemente caratterizzato da specie faunistiche rare, da ampi boschi sempreverdi di macchia mediterranea, da scogliere a picco sul mare, da una campagna di alto valore paesaggistico e ricca di prodotti tipici, come la lavanda, il miele, l’olio, i legumi.
I numerosi sentieri ottimamente segnalati conducono a punti panoramici dai quali si può godere un’invidiabile vista sulla costa e sull’entroterra marchigiano. Le emozioni che il parco può offrire sono variegate: dalla storia alla religione, dai monti al mare.
Nella zona “montana”, la sommità del Monte Conero è a 572 metri sul livello del mare, è possibile visitare un insediamento preistorico del Paleolitico inferiore e medio e la Badia di S. Pietro, già eremo benedettino risalente al sec. XI, adiacente ad un albergo sorto in parte sul sito del monastero. Sul mare, pregevoli sono invece la grotta Urbani e la famosa spiaggetta delle Due
Sorelle, che prende il nome dai due faraglioni che le stanno di fronte.
Per rendere onore a questi incantevoli luoghi, nel luglio 2008 è stata istituita la prima edizione della Festa del Parco del Conero, un evento destinato a diventare un appuntamento fisso, un momento d’incontro per ritrovarsi all’insegna di iniziative a carattere naturalistico, culturale e di buona cucina. La natura offre al riguardo ottima materia prima: dalla terra, il miele millefiori, l’ olio extravergine d’ oliva ed il vino, prodotto con le uve Montepulciano e Sangiovese; dal mare, il pesce ed il celebre mitilo detto ‘mosciolo’, pescato nelle acque cristalline in cui si affaccia il Monte.

LE GROTTE DI FRASASSI

La scoperta di uno dei più spettacolari complessi carsici del mondo è datata 1971, quando un gruppo di speleologi fu attratto da una corrente d’aria che
usciva da una piccola apertura e, dopo aver ampliato la dimensione del passaggio poi chiamato “Strettoia del Tarlo” per renderlo praticabile, si inoltrò in una fitta rete di gallerie, cunicoli, pozzi e grotte per una lunghezza di circa 5 km.
Oggi le grotte sono aperte al pubblico che può visitarle, accompagnato da guide professionali, su di un agevole percorso turistico della durata di circa
75 minuti.
È un’emozione davvero unica, nella quale i visitatori potranno scoprire un mondo rovesciato, nascosto e bellissimo, passeggiando alla temperatura costante di 14°C alla scoperta di ambienti suggestivi e ricchi di straordinarie concrezioni, con un suono costante in sottofondo dettato dalle gocce d’acqua che, cadendo con assoluta continuità, mantengono le grotte vive ed in continua evoluzione.
Un elemento che colpisce è il fatto che l’interno delle grotte, essendo un luogo chiuso naturale, è completamente privo di prospettiva e punti di riferimento, questo fa sì che entrando si perda la capacità di stimare correttamente le dimensioni di grotte e stalattiti, le distanze e persino l’orientamento. Tipico caso è l’”Abisso Ancona”, in grado di contenere al suo interno l’intero Duomo di Milano, ma che appare, agli occhi del visitatore, quasi privo della sua reale
profondità. Per i più temerari, che non si accontentano quindi della visita standard, sono previsti, su prenotazione, due percorsi avventura che consentono, a piccoli gruppi guidati, di addentrarsi in un’area più interna, dove ammirare magnifiche sale nascoste allo sguardo del “normale” turista.

FESTA IN SPIAGGIA A SENIGALLIA

Conosciuta dai più colti come il confine linguistico fra i dialetti gallo-italici e quelli italiani propriamente detti, Senigallia, con i suoi 44.000 abitanti, è il secondo comune della provincia per popolazione, dopo il capoluogo.
È una delle principali località turistiche delle Marche, richiamando visitatori, da ogni parte d’Italia e d’Europa, anche grazie alla famosa “spiaggia di velluto”. Dal 1997 Senigallia si fregia ininterrottamente della Bandiera Blu,
il riconoscimento che la FEE (Foundation for Environmental Education) rilascia alle località che garantiscono qualità delle acque di balneazione,
attenzione alla gestione ambientale, informazione all’utente, servizi e sicurezza in spiaggia.
Proprio in spiaggia , si alternano appuntamenti musicali e teatrali, tra cui il Summer Jamboree, il festival internazionale della musica e della cultura anni ‘50, che si svolge ogni anno ad agosto e Pane Nostrum, festa internazionale del pane, che si svolge ogni anno a settembre.

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