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Un po’ di “luce” sul caro bollette

A livello internazionale, i costi di gas ed energia elettrica hanno mostrato un’inversione di tendenza dopo gli apici della scorsa estate, mostrando precisi segnali di diminuzione.
La situazione resta incerta, soprattutto perché nessuno si spinge a proporre affidabili previsioni di medio/lungo periodo, visto che alcune delle cause sono tuttora in una fase evolutiva di complessa interpretazione.
I governi delle diverse nazioni che appartengono all’Unione Europea hanno varato misure di contenimento, poiché il fenomeno, nel momento in cui investe chi l’energia la utilizza per attività industriali e commerciali, diventa spesso così insostenibile da minacciare l’esistenza stessa dell’impresa.
In questi giorni Confcommercio, in collaborazione con Nomisma Energia, ha avviato un’analisi comparativa, confrontando la spesa teorica annuale delle bollette elettriche del mercato libero delle imprese del commercio, del turismo e della ristorazione italiane con quelle pagate dalle medesime tipologie di imprese in Francia e Spagna.
Ne sono emersi dati sorprendenti, dai quali risulta che alberghi, bar, ristoranti e negozi alimentari hanno una spesa elettrica mediamente superiore del 27% rispetto alle imprese spagnole e addirittura di quasi il 70% rispetto a quelle francesi.
Perché succede questo? Quali interventi possono essere auspicati?
Confcommercio propone qui un approfondimento estremamente profondo e ponderato.

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