
Negli ultimi anni, la cucina non si limita più a soddisfare il palato: deve sorprendere anche la vista, e spesso… lo smartphone! I piatti “instagrammabili” sono ormai una tendenza consolidata nel mondo Horeca. Non si tratta solo di estetica: la presentazione diventa parte integrante dell’esperienza, capace di trasformare un semplice pranzo in un evento da condividere online.
Pensiamo alla latte art: i baristi più creativi si sfidano a colpi di cuori, foglie e persino ritratti nei cappuccini, regalando ai clienti un sorriso prima ancora di assaporare la bevanda. Nei ristoranti, chef innovativi plasmano piatti che sembrano opere d’arte contemporanea: pennellate di salse, geometrie perfette, ingredienti scelti non solo per il gusto ma anche per il colore e la texture. I dessert illusionistici sono diventati un vero fenomeno: mousse che imitano frutti, dolci che si “rompono” per svelare sorprese, torte che sembrano pietre preziose.
Non mancano le storie curiose dietro le quinte: molti chef raccontano di aver preso ispirazione proprio da una foto trovata su Instagram, mentre in alcune cucine è nata la tradizione di eleggere il “piatto più fotogenico” del mese, con premi simbolici per chi conquista più like. Alcuni ristoranti hanno addirittura creato angoli appositi con luci perfette per le foto, invitando i clienti a condividere la propria esperienza online.
Giocare con le foto del cibo è un approccio più diffuso tra gli chef più giovani, mentre la mania di fotografare i piatti prima di degustarli da parte dei clienti, ha da tempo contagiato ogni fascia di età, sia per celebrare attraverso un accattivante impiattamento un momento di svago appagante, ma anche per ostentare il livello e la qualità del locale scelto per un pranzo o una cena.
Il risultato? Un circolo virtuoso dove creatività, tecnologia e passione si incontrano, trasformando ogni piatto in una piccola opera d’arte pronta a fare il giro del web… e a portare nuovi clienti in sala.