
Storia e curiosità di un termine molto amato
Il periodo estivo è, per gli operatori che si occupano di ospitalità, un momento di grande fermento e attività, ma per molti altri è comunemente identificato con le vacanze, dal momento che è consuetudine in molte nazioni che studenti e lavoratori abbiano un periodo di riposo in concomitanza con i mesi di luglio e agosto. Si tratta di una tradizione relativamente recente, poiché questo concetto è figlio del periodo dell’industrializzazione nell’Ottocento, che genera un forte aumento della popolazione delle città, facendo nascere il bisogno di evadere nel periodo più caldo dell’estate, raggiungendo mete di riposo e distrazione. In precedenza, le vacanze erano riservate esclusivamente alla popolazione più ricca, ma la consuetudine era quella di andare in abitazioni di proprietà, situate in collina o in campagna, non molto distanti dalla dimora abituale, prevalentemente per sfuggire all’afa della città. Anche l’esistenza di luoghi di vacanza destinati ad ospitare turisti ha solo un paio di secoli di storia, se è vero che il primo stabilimento balneare è del 1822, sorto nel nord della Francia nella località di Dieppe. Di inizio Ottocento sono anche i primi stabilimenti italiani, a Viareggio nel 1827, Napoli nel 1840, Rimini nel 1843 e Livorno nel 1846. Nello stesso periodo nacquero anche le colonie, strutture al mare o in montagna dove i ragazzi delle classi povere potevano respirare un po’ di “aria buona”, la cui prima testimonianza si riferisce ad una struttura istituita a Viareggio nel 1822 e destinata ai bambini di strada. L’utilizzo del termine “vacanze” proviene dal latino “vacare”, cioè “essere vuoto”, che all’inizio era riferito a una carica o a un impiego, come si evince anche dall’espressione, ancora in uso, di “posto vacante”; solo in epoca successiva questa parola è migrata a identificare anche il tempo libero. In epoca romana veniva utilizzato il concetto delle ferie, ma identificava giorni dedicati alla celebrazione solenne del culto degli Dei. In epoca più moderna, i primi a beneficiare delle ferie come le intendiamo oggi, furono i dipendenti delle banche in Inghilterra, Galles e Irlanda, a cui il “Bank Holiday Act” del 1871 riconosceva quattro giorni di ferie, ma il merito di aver concepito per prima un periodo di ferie estive remunerate esteso a tutti i lavoratori va alla Francia che, con un atto promulgato dal Segretario di Stato Leo Lagrange nel 1936, adottò questa modalità, che si estese presto in tutta Europa.