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Modernist Pizza è davvero la guida definitiva?

Il titolo non lascia dubbi sulla propria autorevolezza: Modernist Pizza è una monumentale opera di 1700 pagine in tre volumi, pubblicata da The Cooking Lab, riguardante il più classico dei piatti nostrani, dalla storia alla scienza. I primi due volumi approfondiscono le tematiche legate a ingredienti e tecniche di preparazione per poi proseguire con le più svariate ricette, da quelle classiche e tradizionali a quelle del tutto innovative.
Modernist Pizza è la più recente opera realizzata da Nathan Myhrvold e Francisco Migoya di Modernist Cuisine, che segue l’omonimo primo trattato del 2011 sulla cucina moderna, e il successivo Modernist Bread del 2017 sul mondo del pane; proprio in tale occasione si era parlato della possibilità di un sequel dedicato in esclusiva alla pizza, ma l’opera è stata pubblicata diversi anni dopo e dall’inizio di questa estate è finalmente disponibile anche in italiano.
In effetti ha fatto un po’ di scalpore il fatto che un americano ha presentato il suo libro sulla pizza in Italia, prima a Napoli e poi Milano, un fatto quasi irriverente nei confronti del piatto italiano universalmente più celebre, tuttavia non è certo la prima volta che l’Italia viene celebrata da un autore straniero. Un esempio per tutti? Chi non conosce Jamie’s Italy, il libro che ha addirittura ispirato la successiva serie TV, realizzato da quel Jamie Oliver che è sicuramente uno dei primi personaggi di fama internazionale che abbia usato il cibo e i segreti delle sue ricette come spunto per un intrattenimento su larga scala.
Se il punto di partenza di Modernist Pizza è stata sicuramente l’Italia, gli autori non hanno potuto ignorare il fatto che ormai esistono molteplici culture legate alla pizza in ogni angolo del pianeta e in ogni paese, anche perché il libro si rivolge a tutti coloro che amano veramente la pizza, quindi tocca principianti, professionisti e appassionati in genere, con la presunzione di poter offrire spunti per qualsiasi tipo di lettore.
L’opera non dimentica nulla del mondo della pizza, addentrandosi anche nella più ricercata delle questioni: qual è il segreto per una pizza perfetta? La risposta degli autori è in realtà molto politica: “Ciò che rende una pizza straordinaria non sono i singoli ingredienti o gli strumenti che si usano, ma l’utilizzo costante di buoni ingredienti unito a tanta attenzione e abilità”.
L’opera è comunque decisamente imponente: 1700 pagine, 3700 fotografie, 1016 ricette, 800 pizze assaggiate in giro per il mondo, 12mila pizze realizzate nel laboratorio di Modernist Cuisine, 250 pizzerie visitate e 200mila ore di lavoro per confezionare i volumi contenuti in un poderoso cofanetto di acciaio inox che pesa come quattro casse di birre.
La lettura di quest’opera fornisce di certo una cultura di base e spunti estremamente interessanti, stimolando il lettore verso la conoscenza, invitandolo soprattutto a non avere mai paura di sperimentare.

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