Non pensiamo che nessuno ci possa smentire se dichiariamo che negli ultimi 20 anni ci sono state più innovazioni negli stili alimentari di quanti ce ne siano stati nel secolo precedente, soprattutto per l’effetto della globalizzazione, che ha portato un mescolamento di cultura neppure immaginabile fino a non molto tempo prima.

A sostenere questa evoluzione è stata soprattutto la crescente volontà di vivere nuove esperienze e provare bevande o cibi bizzarri e sconosciuti, un fenomeno che ha portato ad una sana contaminazione delle abitudini alimentari e ha creato spazio a nuovi trend alimentari.

In questo senso, va ricordato che all’inizio del 2020, i food trend più gettonati erano legati soprattutto alla poké-mania e all’ascesa del delivery, quest’ultimo sospinto ben oltre le previsioni dagli eventi che hanno condizionato tutto l’anno a livello planetario.

Per quanto riguarda il 2021, il team di 50 esperti della catena Whole Foods, che va da buyer internazionali ad esperti di arte culinaria, ha provato a rispondere al seguente quesito: “Quali saranno gli alimenti e i cibi destinati a fare tendenza sugli scaffali dei supermercati e nelle cucine dei consumatori?”. Una domanda in realtà globale, perché le scelte del mondo Horeca in termini di innovazione non si discostano da quelle del mondo domestico e ne sono, nella maggior parte dei casi, addirittura fonte di ispirazione.

Questa la classifica che è emersa:
1. Il well being è servito
2. Colazioni “epiche” ogni giorno
3. Classici “rivisitati”
4. Il caffè oltre la tazzina
5. Il cibo per bambini diventa adulto
6. L’ascesa degli alimenti riciclati
7. Olio sì, ma non solo d’oliva
8. Il kombucha piace sempre di più
9. Ceci, ceci e ancora… ceci
10. L’innovazione nel settore degli snack vegetali

Si capisce già dai primi trend che la previsione di Whole Foods tiene conto di maggiore tempo passato dalle persone a casa, sia in funzione degli strascichi della pandemia, sia per l’aumento generale di attività svolte in smart working, portando ad alcune riscoperte di temi già noti.

Nel primo punto, legato al tema del benessere funzionale, si ipotizza una sempre meno marcata separazione tra cibi tradizionali e integratori, con impatto anche su una diversa concezione delle suddivisioni in reparti all’interno dei supermercati, il tutto affiancato da una crescita di cibi probiotici.

Il secondo tema in classifica, relativo alla colazione, prevede un’evoluzione verso un pasto sempre più preparato e consumato, con tempi più lunghi all’interno delle proprie case, ma anche una crescita del tempo dedicato alle colazioni fuori casa, seduti al tavolo rispetto al consumo al banco, così caratteristico dello stile italiano.

La voglia di superare la noia che deriva dal gustare sempre le solite cose, generata dal maggior tempo forzato passato in casa, porta alla ricerca di sapori nuovi, partendo da una rivisitazione delle realizzazioni più classiche verso nuovi tipi di pasta, come quella con cuori di palma, o la ricerca di zuppe vegetali che però sanno di carne, passando per nuovi abbinamenti tra salse/spezie o con sale affumicato al legno di mele. Un trend posizionato al terzo posto che, se confermato, manda un segnale particolarmente importante al mondo della ristorazione, che dovrà pensare a una revisione accattivante dei menu rispetto al periodo precedente alla pandemia.

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