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Cosa abbiamo imparato dal Vinitaly

Si è svolta a Verona, dal 2 al 5 aprile, la 55ima edizione di Vinitaly, uno degli appuntamenti più attesi a livello mondiale in campo vitivinicolo, una sede estremamente rappresentativa in termini storici, che affonda le proprie origini in una prima esposizione enologica veronese nell’Arena di Verona datata addirittura 1867.

Passa esattamente un secolo quando si svolgono, il 22 e il 23 settembre 1967, all’interno del palazzo della Gran Guardia, le “Giornate del Vino Italiano”, atto di nascita ufficiale di Vinitaly.

Superate le difficoltà degli anni caratterizzati dalla pandemia, che hanno coinvolto tutto il comparto degli eventi in ogni parte del mondo, la manifestazione veronese è tornata a splendere e, dopo le tante parole spese nei giorni dell’evento, vogliamo provare a stilare un bilancio.

PUNTO 1: I NUMERI PARLANO CHIARO

Il Vinitaly ha fatto registrare 93 mila presenze complessive, di cui 29.600 straniere, con una crescita rispetto all’ultima edizione quasi totalmente determinata dall’aumento del numero di buyer esteri provenienti da 143 Paesi, per un 20% di incremento totale.

Un terzo del totale degli operatori accreditati è arrivato da fuori Italia e di questi, oltre mille top buyer selezionati e ospitati da Veronafiere e da Ice-Agenzia.

PUNTO 2: STRANIERI AL TOP

Nella top five delle provenienze estere, sono gli Stati Uniti a prevalere, staccando nettamente la Germania, che precede il Regno Unito, mentre la Cina torna in quarta posizione, scavalcando il Canada.

Il ritorno dei cinesi è scandito da più di 1.000 presenze, mentre grandi crescite si registrano da parte del Giappone, con un +143%, l’Australia, che registra un +130%, ma anche il Sud America, con il Brasile che segna un +46%.

PUNTO 3: NON SOLO FIERA

Vinitaly and the City, il “fuorisaloneveronese da quest’anno ritornato totalmente nella sfera organizzativa della fiera di Verona, ha segnato un numero di degustazioni superiori del 50% nei confronti del 2022, registrando un numero di occasioni di assaggio pari a 45 mila, da parte dei winelover, nel centro storico di Verona.

PUNTO 4: A TUTTO VIP

Esperti di vino, chef famosi, ma anche attori, showgirl internazionali, sportivi, per arrivare anche alle più prestigiose figure del panorama politico, questo è ciò che ha significato il Vinitaly 2023,

“Una presenza doverosa – queste le parole del Presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni – non la prima qui a Vinitaly, ma a maggior ragione non potevo mancare ora da presidente del Consiglio dei ministri. Perché il vino rappresenta una filiera fondamentale della nostra economia e cultura, che vale oltre 30 miliardi di euro, impiega più di 870mila addetti ed è primo nella bilancia commerciale del nostro Made in Italy. Questo comparto funziona grazie alla capacità di mettere insieme tradizione che arriva da molto lontano e modernità. E per questo l’impegno del governo va nella doppia direzione di provvedimenti a sostegno delle imprese e dei giovani che proprio questa mattina vengono premiati in fiera”.

PUNTO 5: IL GEMELLAGGIO DEL MARE

L’Amerigo Vespucci e Vinitaly salperanno insieme da luglio per promuovere le eccellenze del made in Italy, con un tour mondiale che farà scalo nelle principali città di tutti i continenti: questo l’importante annuncio che arriva direttamente dal Ministro della Difesa Guido Crosetto, che ha spiegato come “in questo progetto, Veronafiere, con Vinitaly, ci accompagnerà sulla più famosa nave scuola della Marina militare italiana, contribuendo a promuovere le eccellenze della Nazione fuori dai nostri confini”.

PUNTO 6: IL NEO DELLA COMUNICAZIONE

Alison Napjus, senior editor e tasting director di Wine Spectator, e Stevie Kim, managing director di Vinitaly International, hanno contribuito in prima persona a sostenere la voce del vino italiano nel mondo, cosa che fanno abitualmente anche al di fuori di questo prestigioso palcoscenico.

A Verona hanno raccontato l’evoluzione della percezione del vino italiano all’estero, ma anche la sempre più impellente necessità che i produttori nostrani imparino sempre di più a fare lavoro di squadra nella comunicazione, l’elemento che più ha fatto emergere nuovi agguerriti competitor a livello internazionale.

In attesa della prossima edizione di Vinitaly, sempre a Verona dal 14 al 17 aprile 2024, potete approfondire nel comunicato stampa ufficiale della manifestazione tutti i dettagli di questo grande successo.

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