
Lione è una delle tre punte del cosiddetto triangolo della magia bianca, assieme a Torino e Praga e la sua aura “magica” colpisce e incanta, soprattutto nel quartiere medievale, la “Vieux Lyon” come è chiamato qui, dove è concentrata la maggior parte delle attrazioni turistiche locali: è quando la luce del giorno comincia ad affievolirsi che questa città cambia il suo aspetto, luci artificiali di ogni colore avvolgono palazzi e monumenti come lussuosi abiti da sera, mentre musei e negozi concedono il palcoscenico a ristoranti, bistrot, creperie e pub.
Dal 23 al 27 settembre Lione diventa la capitale mondiale della cucina, con l’edizione numero 20 di Sirha, un evento fieristico di grande attrazione che ospita al suo interno alcuni concorsi di enorme prestigio internazionale.
Un’ edizione che impegna gli organizzatori a svolgere un ruolo centrale nel percorso di ritorno alla normalità, in cui è fondamentale dimostrare la capacità di generare attrazione e innovazione, offrendo nel contempo servizi a supporto degli espositori e dei visitatori in modo consapevole e responsabile.
L’esperienza del periodo di pandemia ha dato vita a un’interessante sinergia tra la realtà fisica che si vive all’interno dei padiglioni della fiera e il supporto digitale, attraverso la nascita di Sirha Connect.
Disponibile su App Sirha Food, l’innovativo strumento collega gli espositori di Sirha Lyon con i visitatori professionali, consentendo loro di interagire prima, durante e dopo l’evento, oltre a consentire di pianificare incontri di lavoro, utilizzare un servizio di messaggistica istantanea e realizzare riunioni digitali.
Dopo il periodo di massima allerta pandemica, in cui comunicare a distanza è stata l’unica possibilità di tenere vivo il business, ora mondo reale e digitale possono finalmente smettere di essere in competizione come soluzioni alternative, ma possono fornire ai manager la possibilità di utilizzare il mezzo più efficiente per ogni esigenza: a distanza quando a imperare sono numeri e concetti, in presenza quando l’assaggio diventa il focus della contrattazione, aspetto ovviamente imprescindibile del business alimentare.
La presenza di 24 gare all’interno dei 5 giorni di manifestazione al Sirha, vuole da un lato festeggiare l’avvio del percorso di ritorno alla normalità, ma anche essere da punto di riferimento e rinnovamento per l’intero settore.
Come tradizione del palcoscenico di Lione, due sono gli eventi principali: il Bocus d’Or, una sorta di finale mondiale per i migliori chef a livello internazionale, nella quale storicamente l’Italia fatica a mettersi in luce e la Coupe du Monde de la Patisserie, un evento in cui i nostri pasticceri sono stati spesso protagonisti e che ha visto il tricolore sventolare sul gradino più alto del podio l’ultima volta nel 2015.
Dopo Parma e Lione, i nuovi appuntamenti internazionali in Europa toccheranno Colonia (Anuga, 9-13 ottobre) e Milano (Host & Tuttofood, 22-26 ottobre) per entrare in un autunno “in person”!